Arriva nella vita di tutti, prima o poi, il momento in cui ci si sente sopraffatti dal mondo esterno: il lavoro, la famiglia, la salute, le amicizie, i pensieri. A volte ci si trova in situazioni che sembrano davvero più grandi di noi, e con preoccupazioni che non ci lasciano vivere la nostra vita in maniera serena, limitando la nostra felicità e la nostra spensieratezza.
In realtà, molto spesso, e magari anche senza accorgercene, siamo proprio noi stessi ad auto limitarci: come se avessimo dentro di noi delle emozioni che ci bloccano, che ci impediscono di andare avanti e seguire il nostro percorso, con consapevolezza e serenità.
Come facciamo quindi a riappropriarci della nostra vita, evitando di sprecarla e non viverla a pieno?
La chiave della serenità sta proprio nell’imparare a lasciar andare le emozioni che ci limitano: attraverso il metodo Sedona si impara nello specifico a gestire queste sensazioni a favore di una vita più completa e piena. L’emozione negativa ci limita: non ci permette di vedere altro che non siano ansia, stress, dolore; quando comprendiamo che non è questa la strada che vogliamo seguire nella nostra vita, capiamo che è il momento per agire, senza rimandare di volta in volta, sperando semplicemente di svegliarci un giorno senza più pensieri.
Il metodo Sedona: la chiave per essere felici
Riuscire a liberarsi di ogni peso, di ciò che ci impedisce di vivere la nostra vita liberamente, è quello che il metodo Sedona cerca di insegnarci. Con un approccio del tutto delicato ed accogliente, ci aiuta a interfacciarci con le nostre emozioni, a capire quali di esse ci bloccano e ci rendono infelici, fino a lasciarle andare.
Lasciar andare le emozioni negative, è proprio il primo passo verso la felicità: immaginate di lasciar cadere per terra un oggetto; questo è lo stesso concetto che bisogna utilizzare per liberarsi delle vibrazioni negative, per evitare che esse ci tengano fortemente ancorati al punto in cui siamo, impedendoci di proseguire lungo la nostra via.
Quello che suggerisce Hale Dwoskin nel suo libro ‘’The Sedona Method’’ è proprio di immaginare questo oggetto che scivola via, poiché siamo noi stessi a scegliere di farlo cadere.
Il suo consiglio per imparare a lasciar andare le sensazioni negative, si basa sostanzialmente su questo: scegliere un oggetto, tenerlo in mano il tempo necessario per far sì che esso, pur facendoci sentire un certo disagio, diventi come familiare per noi; a questo punto l’oggetto va fatto scivolare sul palmo della nostra mano, per capire che non è ancorato a noi, ma piuttosto siamo noi a tenerlo lì. A questo punto Dwoskin ci fa capire il vero senso dell’esperimento: l’oggetto che abbiamo scelto per avvicinarci al suo pensiero, è esattamente come i nostri sentimenti, cioè noi siamo legati a loro, molto più di quanto loro siano legati a noi.
La vera questione del ‘’lasciar andare’’ è se noi siamo realmente pronti per farlo. Molto spesso alcuni pensieri ci ancorano in posizioni scomode, creando un circolo vizioso di emozioni negative, che diventano sempre più pesanti e difficili da sostenere. Talvolta siamo così immersi nei nostri pensieri negativi che essi finiscono con l’affliggerci, così tanto che anche noi stessi non riusciamo a renderci conto che la soluzione è nelle nostre mani: imparare a vivere serenamente è possibile, e con il metodo Sedona questo diventerà per noi una bellissima abitudine, da seguire a cuore pieno, con serena consapevolezza.
Il metodo Sedona: parte tutto da noi
Proprio questo è quello che Hale Dwoskin cerca di far capire alle persone: finchè i pensieri e le emozioni negative ci rimangono incollate addosso, sarà sempre più difficile apprezzare e vivere la vita a pieno.
Lasciamo andare ciò che ci toglie serenità, che ci impedisce di vivere: purtroppo molto spesso le emozioni negative formano per noi una sorta di culla; ci sentiamo quasi protetti, ma è un’illusione! Un’illusione pericolosa, oltretutto, che ci blocca e ci terrorizza, che ci spinge a rimanere inermi davanti alla negatività. E’ qui che deve entrare in gioco la nostra forza di volontà, per reagire e riprendere in mano le redini della nostra vita. Bisogna sempre chiedersi: dove voglio andare? Cosa voglio fare della mia vita? Voglio davvero rimanere fermo, bloccato dalle emozioni negative, lasciare che siano essere a comandare la mia vita?
Nessuno dice che sia semplice, ma la sensazione di libertà che si ha nell’imparare a gestire la propria vita, ripagherà di ogni sforzo. Se un’emozione negativa ci ferma, dobbiamo allontanarla: il metodo Sedona ci insegna ad agire nell’immediato per prendere in mano la nostra vita, senza attendere altro tempo. Sarà difficile? Probabilmente sì: ricordiamoci che parliamo pur sempre della nostra sfera emotiva, che tutto è tranne che facile da gestire e aiutare. Ma tanto prima capiamo come sia fondamentale per la nostra vita, tanto prima possiamo finalmente godere dei benefici di questa libertà.
Il metodo Sedona: da dove cominciare
Per capire quanto il metodo Sedona possa realmente rendere migliore la vita di una persona, dobbiamo fare un passo indietro.
Andiamo al momento in cui il metodo Sedona ha avuto origine: parliamo del fisico ed imprenditore Levenson, che a soli 42 anni, dopo la diagnosi di un problema cardiaco importante, è stato avvisato dai medici di avere a disposizione pochi anni di vita davanti a sé.
A questo punto egli ha deciso di concentrarsi su ciò che lo rendeva felice, non sulla negatività del responso medico. Ha preso slancio da questa notizia poco gradevole, per saltare oltre e andare avanti alla grande: ha capito che il donare amore fosse per lui la cosa più importante, la cosa che più riusciva a renderlo veramente felice. Tutto ha avuto origine dalla domanda che Levenson si è posto ‘’Cosa voglio dalla mia vita?’’, e da qui egli ha saputo creare positività: o meglio, allontanare, cioè lasciar andare, i pensieri negativi.
Contro ogni previsione medica, Levenson in questo modo è guarito dal suo problema: nel giro di 3mesi è tornato in salute, ed ha così cominciato a parlare dell’importanza del ‘’lasciar andare’’ le emozioni negative, per poter essere di nuovo padroni della propria vita.
Avvicinarsi al metodo Sedona: come farlo
Il primo passo per avvicinarsi al metodo Sedona, è rendersi conto di essere infangati, bloccati da delle emozioni negative, sentire che queste sono il nostro ostacolo che non ci permette di raggiungere la felicità.
Può sembrare assurdo, eppure l’essere umano è più spesso incline a lasciar andare le emozioni positive che quelle negative: molto spesso non ci rendiamo conto del bello che ha la nostra vita, e ci facciamo sopraffare dai suoi aspetti negativi. Dobbiamo entrare nell’ottica che, lasciando andare questi ultimi, però, guadagneremo tanta serenità: imparando ad abbandonare la negatività, riusciremo finalmente a dare ascolto alla positività, all’energia che dà motore alla nostra vita. Quello che siamo, è legato alle nostre emozioni: il primo passo da fare è un piccolo esame di come ci sentiamo quindi. Il sentirsi arrabbiato, per esempio, va identificato non come ‘’sono arrabbiato’’, ma piuttosto come ‘’mi sento arrabbiato’’. L’espressione ‘’sono arrabbiato’’ fa sì che noi ci sentiamo come l’emozione negativa, proprio perché noi, come esseri umani, tendiamo ad identificarci con quello che proviamo: in questo senso, dobbiamo imparare a fare un passo indietro, per estraniarci dall’emozione. E qui entra in gioco la capacità di sentire l’emozione negativa, comprenderla, e lasciarla finalmente andare, come una vera e propria liberazione.
E’ una capacità, una buona abitudine, che si apprende pian piano, senza darci fretta: una volta che si comprende la reale potenza del ‘’lasciare andare’’ le emozioni negative, questo diventerà automaticamente il modo più naturale in cui affronteremo le situazioni, la vita, giorno dopo giorno.
Non dev’essere un’imposizione né tantomeno una costrizione dura e rigida: tutt’altro. Essa deve evolversi con gentilezza; dobbiamo imparare ad accettare le emozioni che la vita ci propone, e trasformarle in serenità: questo è possibile solo vivendo a pieno quelle positive, aggrappandoci a loro, a discapito di quelle negative che non devono trovare spazio nel nostro quotidiano.
Pensiamo al sole e ad un filo d’erba: per quanto piccolo, il filo d’erba farà sempre un minimo di ombra, ma noi dobbiamo imparare a notare tutto quello che sta attorno al filo d’erba, che è completamente soleggiato. Può l’ombra di un filo d’erba oscurare tutto il resto? Bisogna accettare questo piccolo cono d’ombra, interiorizzarlo, far sì che esso scivoli via e ci lasci concentrare su tutto il sole che c’è intorno a lui.
Il metodo Sedona e le tre domande
Quando si parla di metodo Sedona, è importante ricordare che ci sono tre domande da porsi in situazioni che ci rendiamo conto blocchino la nostra vita: questi quesiti ci aiuteranno a focalizzarci su ciò che realmente ci fa stare bene e ci danno la possibilità di affrontare le emozioni negative con meno difficoltà. Eccole di seguito:
- Posso lasciar andare questa situazione?
- La lascerei davvero andare?
- Quando la lascerei andare?
La prima domanda è essenzialmente un modo per ricordare a noi stessi che sì, certo che possiamo lasciarla andare. Riprendendo l’esempio dell’oggetto che facciamo cadere dalla nostra mano, dobbiamo pensare che la situazione è simile: come possiamo lasciar andare un oggetto che sembra attaccato alla nostra mano, così possiamo liberarci di ogni situazione.
Per la seconda domanda, va fatto un ulteriore lavoro su noi stessi: bisogna pensare a cosa vivremmo se continuassimo a tenere questa situazione. Ci aggrapperemmo allo stress, all’infelicità, alla rabbia. Per cosa?
Per quanto riguarda l’ultima domanda, la risposta è semplice: è proprio ora il momento di lasciar andare la situazione; se siamo arrivati alla terza domanda, è perché abbiamo realmente bisogno di un’uscita: adesso, non più avanti.
Anche rileggendo queste tre domande si può ben comprendere quanto il metodo Sedona sia quindi un processo delicato, che non opprime chi dovrebbe seguirlo: al contrario, si tratta di un metodo che accompagna le persone in un cammino di leggerezza e liberazione, senza essere opprimente e/o mettere pressione. Non c’è la necessità di agire, di fare per forza qualcosa: ci si impara ad ascoltare, a comprendere, a vivere nel profondo. Non è detto che questo processo sia immediato, proprio perché ogni persona è diversa dall’altra e ha una diversa consapevolezza di sé: c’è chi ha bisogno di una semplice parola ed è già pronto a lasciar andare le emozioni negative e, al contrario, c’è chi ha bisogno di più tempo. Si impara con i propri ritmi un processo che diventerà poi la sana abitudine che accompagna e sostiene il cammino di una vita consapevole, serena, piena.
Il metodo Sedona: il potere delle emozioni
Ora che siamo giunti alla fine della nostra analisi sul metodo Sedona, possiamo dire di aver compreso una cosa fondamentale della nostra vita, quella cosa attorno alla quale gira tutta la nostra esistenza: le nostre emozioni hanno un potere enorme, sia in maniera positiva che negativa.
Il potere delle emozioni che proviamo è talmente grande da influenzare tutta la nostra vita: ecco perché diventa fondamentale imparare ad affiancarci ad esse, ascoltarle, comprenderle, e soprattutto lasciarle andare, nel momento in cui esse diventano un ostacolo per il nostro viaggio.
Chi ancora non si sente pronto per lasciar andare la situazione che sta vivendo, provi a rispondere alle tre domande su cui il metodo Sedona si basa: scoprirà da sé, che questo processo è molto più naturale di quanto non si tenda a pensare. Il nostro identificarci con le emozioni, va studiato a vantaggio della nostra vita: come ‘’sono arrabbiato’’ ha un potere estremamente negativo sul nostro umore, pensiamo al rovescio della medaglia, ovvero al come ‘’sono felice’’ (e non il ‘’mi sento felice’’) possa davvero far prendere una svolta serena e consapevole alla nostra vita!
La semplicità del metodo Sedona fa sì che, una volta entrati nell’ottica del lasciar andare, tutto venga da sé: non si tratta di dover apprendere un processo macchinoso e doloroso per riabbracciare la propria vita; al contrario, si impara ad ascoltarsi, a capire quando un’emozione sia oscura per la nostra vita. E ad ogni ripresentarsi di un’emozione negativa, sarà sempre più facile lasciare che essa si allontani da noi, facendo spazio a tutte quelle sensazioni positive che renderanno la nostra vita luminosa, leggera, felice.