Cos’è la depressione post-pensione e come superarla

Il traguardo della pensione è spesso visto come un punto di svolta idilliaco. Per chi lavora, esso non viene affatto un traguardo, ma come un punto di inizio, una soglia superata la quale si avrà finalmente l’opportunità di rilassarsi, dedicarsi alle proprie passioni, e avere meno preoccupazioni.

Non deve stupire, però, che queste aspettative idilliache in alcuni casi non sono attese: le persone – per forza di cose in una fascia di età in cui l’adattamento alle novità non è facile ed elastico come lo è da giovani – si trovano ad affrontare ritmi, responsabilità, e sensazioni completamente stravolte.

E’ un fenomeno più comune di quanto si pensi: una volta raggiunto il tanto agognato traguardo della pensione, uomini e donne si ritrovano a dover fare i conti con una vera e propria forma di depressione.

Depressione post-pensione: le cause

1. Mancanza di obiettivi

Per molte persone, nel momento in cui – di fatto – lasciano il lavoro, viene meno il senso di utilità. Questo accade più spesso quando si passa da un lavoro di responsabilità, di squadra o in cui si perseguono obiettivi più o meno importanti, a una condizione che viene percepita come di stallo: d’improvviso, la persona percepisce che la sua vita non ha più uno scopo.

2. Perdita del senso di identità

Molte persone si identificano con il lavoro che fanno, specialmente i fortunati che svolgono un lavoro che amano: un medico, per esempio, non dirà che fa il medico ma che è un medico. Ma lo stesso vale per il pasticcere, l’architetto, il gestore di un negozio che ha costruito e portato avanti una attività in maniera indipendente… e così via.

Una volta che si smette di fare quel lavoro, può capitare di perdere il senso di identità: le persone si ritrovano a chiedersi “chi sono?”.

3. Cambiamento dei ritmi

Una delle cause più comuni della della depressione post-pensione è un fattore quasi fisiologico: il cambiamento nei ritmi di vita può scombussolare l’organismo come la psiche. Le giornate passano più lente, le attività per cui prima riuscivi a ritagliarti poche ore alla settimana, perdono di attrattiva nel momento in cui puoi dedicargli giornate intere.

4. Ansie e paure legate all’età

Andare in pensione, in alcuni casi, è visto come un promemoria ingombrante del fatto che si sta invecchiando o che ormai si è vecchi. Questo può portare a pensieri tristi, paure, ansie che contribuiscono alla depressione.

Ora che abbiamo visto quali sono le cause, piuttosto comuni, che possono portare a sviluppare una forma di depressione post-pensione, passiamo a trattare come affrontare e superare quello che può essere definito a tutti gli effetti un disturbo depressivo e che si manifesta con apatia, frustrazione, scarsa autostima, ma anche insonnia, o mancanza di appetito.

Depressione post-pensione: come affrontarla

1. Stile di vita attivo

Questo primo punto può essere definito addirittura preventivo: per non incorrere in una depressione post-pensione, cerca di mantenere uno stile di vita attivo anche nel momento in cui non avrai più bisogno di marcare il cartellino alle 8 di mattina dal lunedì al venerdì.

Uno stato attivo non deve essere mantenuto solo nel corpo, ma anche nella mente.

2. Socializzazione

Per molte persone il posto di lavoro è anche il luogo dove si incontrano più persone durante la settimana. Quando il lavoro viene meno, è importante cercare altre forme di socializzazione. Corsi, attività sportive, associazioni offrono le migliori opportunità in questo senso, ma i legami con la famiglia, gli amici, e gli ex colleghi sono altrettanto importanti.

3. Nuovi obiettivi

Se finora gli obiettivi che perseguivi erano legati al tuo lavoro, ora hai tempo e modo di perseguirne di nuovi. Fissa degli obiettivi realistici e lavora per raggiungerli. Partecipa a programmi di volontariato, organizza uscite in gruppo, lavora a un qualsiasi progetto.

4. Non perdere i tuoi ritmi

Se hai messo la sveglia tutte le sere alle 7 per gli ultimi 30 anni, non smettere quando vai in pensione. Cerca di rispettare i tuoi ritmi, per quanto sia possibile, e attieniti al programma della giornata il più possibile: svegliati, fai colazione, pranza e cena a orari consoni.

5. Dedicati alle tue passioni

Il motivo per cui la pensione è una soglia tanto agognata è perché tutti non vedono l’ora di avere più tempo da dedicare alle proprie passioni. Nel momento in cui vai in pensione, quindi, dedicati alle tue passioni senza rimandare. Procurati tutto ciò che ti serve, iscriviti a corsi per imparare, cerca dei compagni di avventura… senza aspettare di perdere interesse in ciò che più ti piace.

Come avrai intuito, tutti questi consigli possono essere molto più efficaci se messi in pratica da subito, e non solo dopo aver sviluppato i sintomi di un disturbo depressivo. la strategia migliore è quella di “mettere le mani avanti” e adottare strategie per evitare di sviluppare la depressione post-pensione.

Se senti di aver già sviluppato questo disturbo, non pensare che sia troppo tardi: applica le stesse strategie, anche se dovesse costarti un po’ di fatica in più.

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