Divorzio emotivo, quando e come avviene


Il divorzio legale rappresenta solo una parte del processo che porta alla separazione di una coppia.

Spesso, ancora prima del divorzio vero e proprio si verifica quello che si può chiamare divorzio emotivo. In altri casi, invece, nonostante la separazione legale dei coniugi, una delle parti può provare maggiori difficoltà a processare la fine della relazione e ad arrivare al divorzio emotivo e psicologico.

Sicuramente i tempi sono cambiati, e anche il modo di affrontare una separazione, ma è sempre bene soffermarsi sugli aspetti psicologici ed emozionali legati alla fine di una relazione.

È stato proprio il professor Assunto Quadrio Aristarchi, qualche anno fa, ad indicare, in un convegno che si era tenuto a Milano sulla formazione in psicologia giuridica dell’Università Cattolica, a sottolineare come la separazione nei “tempi moderni” avvenga sempre di più sulla base di motivazioni affettive e relazionali, mentre nel passato ci si basava molto di più su motivi legati a fatti concreti.

Ecco che, quindi, comprendere il divorzio emotivo può essere necessario non solo a chi si trovi ad affrontare una situazione di separazione, ma anche a chi “graviti” intorno alla famiglia che stia passando questo momento difficile.

Le origini della definizione di divorzio emotivo

Uno dei primi studiosi ad occuparsi di considerare il divorzio nella sua complessità, anche da un punto di vista psicologico, è stato Paul Bohannan, il quale è arrivato ad identificare sei gradi del divorzio, chiamati anche “dimensioni”.

Questi sono:

  1. emotivo

  2. legale

  3. economico

  4. genitoriale

  5. comunitario

  6. psicologico

Sempre Bohannan ha indicato come una coppia, al momento della separazione, possa avere problemi in relazione a tutti questi aspetti, o solamente con riferimento ad alcuni di essi.

Il primo passo, quindi, sembra essere costituito proprio dal divorzio emotivo.

Questo può verificarsi molto prima rispetto al momento in cui la coppia decida di separarsi fisicamente, ma in alcuni casi può rimanere “latente” ed incompiuto anche per lungo tempo dopo l’emanazione della sentenza di divorzio.

Questo perché il matrimonio non deve essere considerato solo alla stregua di un contratto, di un accordo tra le parti, ma nella sua complessità, fatta, in primis, di legami emotivi e di amore.

Ecco che, quindi, in alcune situazioni nonostante lo scioglimento dell’accordo a livello ufficiale, una, o entrambe le parti, potranno avere difficoltà ad interrompere il legame a livello emotivo.

Si creerà, per questo, una situazione di ambiguità che, tra le altre cose, andrà a coinvolgere non solo i due coniugi, ma anche coloro che abbiano legami con loro, come i figli, i nuovi partner, gli amici e i parenti.

Ma quali sono i meccanismi che rendono difficile questo divorzio emotivo?

La strada verso il divorzio emotivo

Il distacco emotivo dal proprio ex coniuge può essere difficile per tutta una serie di ragioni.

Sicuramente le motivazioni possono essere differenti, ma è anche vero che sarà possibile trovare una spiegazione comune alla difficoltà per tale distacco, che è di carattere psicoaffettivo.

Infatti, spesso è proprio nel rapporto di coppia che si ricercano rassicurazioni e risposte ai propri bisogni emotivi non razionali, come la necessità di sentirsi accettati, di sentirsi valorizzati, di provare e ricevere amore e rispetto.

Nel momento in cui una di queste aspettative dovesse essere disattesa il rapporto tra le parti potrà diventare sempre più delicato, fragile ed impegnativo.

Nella coppia, la parte che sentirà di aver subito una frustrazione costante e ripetuta relativamente ai propri bisogni emotivi, arriverà ad elaborare il distacco che, appunto, si chiama “divorzio emotivo”.

Questo sarà il caso nel quale, a causa di tale frustrazione, la coppia potrà arrivare alla separazione, soprattutto nel caso in cui l’altro coniuge non dovesse essere in grado di percepire l’insoddisfazione dell’altro come anche una sua responsabilità.

Si può, quindi, dire che il divorzio emotivo, quale distacco dall’altro ad un livello emozionale, sia determinato dal continuo deterioramento del rapporto tra i due coniugi, in molti casi a causa dell’incapacità di tollerare la crescita e il cambiamento del partner.

Il divorzio emotivo, inoltre, può essere affrontato in modi diversi. C’è chi riesce ad elaborare correttamente tale distacco, anche in modo razionale, e chi invece non riuscirà a “farsene una ragione”.

Nel primo caso, il divorzio emotivo consentirà di affrontare l’effettiva separazione in modo costruttivo, mentre nel secondo caso si arriverà alla così detta “forma vendicativa”.

Elaborare il divorzio emotivo

Come si può vedere, quindi, il divorzio emotivo si può elaborare in diversi modi, e può portare a risultati differenti.

In molti casi, chi per primo arriva ad elaborare il divorzio emotivo si troverà ad affrontare una grande sofferenza psicoemotiva, che spesso si potrà anche accompagnare a diversi tentativi di ottenere attenzione da parte del partner.

Si può arrivare alla vendetta e al desiderio di riscatto, ma anche alla paura di rimanere da soli e di non saper affrontare il futuro, questo soprattutto per le donne, che, nonostante siano a livello statistico tra quelle che richiedono di più il ricorso alla separazione, hanno spesso una maggiore dipendenza economica a pratica dal partner.

Ecco perché sarà effettivamente necessario elaborare in modo corretto il divorzio emotivo ed emozionale.

Anche se, infatti, la separazione sarà per forza accompagnata da un senso di perdita, sarà necessario imparare a distaccarsi dal partner. In caso contrario, i due ex coniugi continueranno a rimanere emotivamente legati in maniera piuttosto disfunzionale nel tempo.

È possibile separarsi positivamente?

La separazione “positiva” è assolutamente possibile, ma spesso va accompagnata proprio da un percorso psicologico ed emotivo.

Per giungere, infatti, ad una vera e propria separazione, non solo sotto il profilo pratico, ma soprattutto in relazione alla propria emotività, sarà essenziale affrontare una serie di passi consapevoli.

Ci si farà aiutare da una guida, che sarà in grado, in quanto soggetto super partes, di riconoscere le cause che si trovano alla base della separazione, ma anche quanto le parti abbiano collaborato al distacco.

Solo in questo modo sarà possibile arrivare non solo al divorzio da un punto di vista legale e pratico, ma ad una reale accettazione della divisione anche ad un livello decisamente più profondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *