Il divorzio è lo scioglimento del matrimonio, e può essere inteso sotto diversi profili.
Sicuramente, sotto un punto di vista puramente legale, il divorzio è l’istituto giuridico grazie al quale è possibile porre fine al matrimonio, ma da un punto di vista psicologico la questione è sicuramente più complessa.
Infatti, la fine del matrimonio è un processo e il divorzio vero e proprio può essere visto come l’esito di una crisi che porta, inevitabilmente, alla fine di qualcosa.
L’esame del divorzio, e del processo di cui abbiamo appena parlato, è stato effettuato da diversi psicologi, ma uno dei modelli più utilizzati per descrivere gli stadi del processo di separazione e divorzio è quello di Bohannan.
Secondo questo studioso, ogni coppia attraversa un percorso caratterizzato da sei stadi paralleli. I partner potranno trovarsi in stadi diversi nello stesso momento.
Se il primo stadio è costituito dal divorzio emotivo, il secondo è il divorzio legale, e sarà quello che esamineremo in questa sede.
Il divorzio legale
Se il divorzio emotivo è costituito dalla situazione nella quale si presenta un deterioramento nella relazione di coppia, il divorzio legale sarà, in genere, lo stadio successivo.
Si può intendere il divorzio legale come quello stadio nel quale si verifica l’ufficializzazione della decisione di separarsi.
Spesso questo momento coincide con la presa di contatto, da parte di uno oppure di entrambi i coniugi, con un avvocato per avviare il processo vero e proprio di conclusione dell’unione coniugale anche per la legge.
Con il divorzio legale, quindi, si ricorre al sistema giuridico (ma non necessariamente al giudice, ormai) per determinare sia quelle che saranno le questioni patrimoniali sia l’affidamento di eventuali minori.
L’accordo originario non sarà da intendersi come “scritto nella pietra” in quanto sarà sempre possibile, soprattutto nel momento in cui saranno intervenute delle modifiche rispetto alla situazione iniziale, ottenere una revisione degli accordi, oppure della sentenza di divorzio. Si capisce, quindi, come in questa fase oltre all’avvocato, al giudice e alle figure puramente legali, si potrà trovare anche il mediatore famigliare e lo psicologo.
Un problema importante che si deve spesso affrontare durante la fase del divorzio legale è costituito dalla logica accusatoria e sanzionatoria che si potrà percepire in questo passaggio necessario al fine di porre fine al matrimonio.
Molti, infatti, potranno iniziare a rimarcare le colpe dell’altro anche nella valutazione legale della separazione, oppure potranno sentirsi in colpa e subire negativamente la decisione non condivisa di porre fine al legame matrimoniale in modo definitivo.
Ecco perché sarà necessario pensare all’affrontare anche la parte del divorzio legale ricorrendo ad un aiuto psicologico, soprattutto per evitare la sofferenza e per riuscire a raggiungere la rimodulazione dell’identità, che fino al divorzio aveva dimensioni differenti.
Come affrontare il divorzio legale da un punto di vista psicologico
Un grande rischio che si ha nella fase del divorzio legale è quello di non sapere come affrontare questo passaggio di definitiva rottura.
Come si è detto, ci si trova a dover affrontare soprattutto quello che è il cambiamento di identità che, fino al momento in cui non era ancora presente la volontà di divorziare, era ben definita.
Si era “moglie” e “marito”, mentre nel momento in cui si prenda la decisione di ricorrere ad un avvocato questo equilibrio cambierà.
Cambierà non solo nel momento in cui le parti decidano entrambe di rivolgersi ad un avvocato, ma soprattutto nella situazione in cui sia solo una delle parti a spingere per il divorzio.
La controparte potrà subire in modo davvero negativo questa decisione, potrebbe non avere ancora gli strumenti per affrontarla e potrebbe percepire la decisione del divorzio come una punizione.
Ecco perché spesso nelle prime fasi di un divorzio legale ci si trova, nel ruolo di psicologi, a dover affrontare quello che viene detto legame disperante.
Il legame disperante non è più un legame vivo (in quanto viene comunque percepito come un legame distruttivo) ma non può neppure essere ancora reciso del tutto, in quanto viene accompagnato da angoscia.
Nel legame disperante si ha l’obiettivo di distruggere l’altro, e questo obiettivo può estendersi davvero ad ogni campo della vita, da quello economico a quello sociale, fino a quello filiale, maggiormente utilizzato per far leva sull’ex coniuge.
Ecco perché il supporto psicologico sarà molto importante anche nella fase “pratica” del divorzio legale, anche se questo aspetto spesso non viene tenuto nella dovuta considerazione.
Il ruolo dei figli nel divorzio legale
Come si è detto, i figli possono diventare lo “strumento” centrale per ricattare l’altro nel momento in cui si sia intrapreso il percorso del divorzio legale.
I figli delle coppie nelle quali non vi sia più accordo perderanno il loro ruolo di centralità, ritrovandosi, spesso, a dover anche assolvere a ruoli che i genitori, di volta in volta, riterranno più utili.
Ad esempio, il figlio può diventare uno strumento per ricattare l’ex coniuge da un punto di vista economico, e il momento in cui ciò accade è proprio quello del divorzio legale, nel quale si dovrà decidere sia il tempo di condivisione del figlio, sia il suo mantenimento.
Si possono presentare, sempre nel momento in cui si intraprenda il divorzio legale, fenomeni come quelli dell’alienazione parentale, nella quale si cercherà di denigrare l’altro genitore e si farà leva sul minore per ottenere non solo la sua alleanza, ma anche l’approvazione.
In molti casi, quindi, affrontando la fase del divorzio legale il figlio si ritroverà a dover scegliere un genitore e a dover frequentare meno l’altro.
Il percorso del divorzio legale e la psicologia
Si può comprendere, quindi, come il divorzio legale, pur riferendosi ad un istituto giuridico, dovrebbe essere affrontato in modo corretto e con le giuste tappe anche sotto un profilo psicologico.
Ci si dovrà far supportare per evitare i fenomeni di rivalsa, per mettere da parte il rancore e il senso di colpa, e per seguire questo percorso in modo razionale e con la massima serenità possibile.
Solamente avendo questa consapevolezza sarà possibile affrontare al meglio, poi, anche tutti gli altri passaggi che appartengono ai sei stadi del divorzio.