Solitamente, non serve preoccuparsi troppo se ci vuole più di qualche mese per rimanere incinta. I medici spesso suggeriscono di cercare una valutazione completa della fertilità da uno specialista riproduttivo dopo 6-12 mesi di tentativi non andati a buon fine. Ma il tempo non è necessariamente dalla parte di tutti e a volte si dovrebbe effettuare la visita il prima possibile. In questo articolo andiamo ad analizzare quando vedere un endocrinologo riproduttivo.
Cos’è un endocrinologo riproduttivo?
Prima di elencare i motivi per cui fissare un appuntamento con questa figura professionale, è fondamentale capire di cosa si tratta. Mentre qualsiasi medico può affermare di esserlo, gli effettivi specialisti in fertilità e medicina riproduttiva sono chiamati endocrinologi riproduttivi (ER).
Si tratta di medici che non sono solo pienamente addestrati e certificati in ostetricia e ginecologia, ma che hanno anche completato due o tre anni di tirocinio supplementare nella diagnosi di disturbi riproduttivi complessi e nel loro trattamento. Ciò comprende le tecnologie di riproduzione assistita, come:
- la fecondazione in vitro
- il congelamento degli ovuli e degli embrioni
- la donazione di ovuli
- la chirurgia riproduttiva
Gli endocrinologi riproduttivi lavorano a stretto contatto con gli urologi riproduttivi nei casi in cui il partner maschile presenta carenze spermatiche o anomalie significative nella funzione sessuale.
Si stima che circa una coppia su otto soffre di infertilità, una condizione definita come il fallimento di concepire dopo dodici mesi in donne 35 o più giovani, o dopo sei mesi in donne di età superiore a 35.
Le coppie che non riescono a concepire mese dopo mese spesso si chiedono quando cercare aiuto, e da chi. Mentre vedere un endocrinologo riproduttivo è utile per tutte le coppie con problemi di infertilità, le seguenti sono le condizioni in cui dovrebbero farlo il più presto possibile.
1. Se la coppia ha cercato di concepire per sei o più mesi e la donna ha almeno 35 anni
La capacità di concepire diminuisce significativamente quando una donna si avvicina ai 35 anni. Con l’avanzare dell’età, il numero di uova nelle ovaie diminuisce e una percentuale crescente di tali uova sono geneticamente anormali. Di conseguenza, l’età riproduttiva avanzata è caratterizzata da una diminuzione dei tassi di infertilità e un aumento dei tassi di aborto spontaneo e anomalie di nascita.
2. Se la coppia ha già subito due o più aborti spontanei
Aborti multipli si possono verificare per una varietà di motivi. Tra questi troviamo:
- anomalie cromosomiche negli embrioni
- masse uterine o malformazioni
- anomalie immunologiche o ormonali.
In questo caso visitare un ER può essere molto utile. Un endocrinologo riproduttivo, infatti, è addestrato per diagnosticare la causa, o le cause, della perdita di gravidanza ricorrente e offrire adeguate opzioni di trattamento.
3. Se la donna ha una madre o una sorella maggiore che ha raggiunto la menopausa prima dei 45 anni
L’età media della menopausa è di 51 anni e varia da 45 a 55. Si tratta di un dato che varia dal numero di uova con cui ogni donna è nata. Ma cosa significa esattamente menopausa? Con il termine menopausa si indica il periodo in cui una donna è impoverita di uova funzionali.
Le donne nate con un basso numero di uova, termineranno le proprie riserve prima rispetto a quelle nate con un numero superiore e quindi sperimenteranno la menopausa da più giovani. Se in famiglia ci sono casi di menopausa precoce, il rischio che si possa sperimentare la stessa cosa è alto.
4. Se una donna ha subito episodi di chirurgia pelvica o malattie pelviche
Molte ragazze adolescenti e donne in età riproduttiva subiscono interventi chirurgici al bacino o all’addome che possono portare allo sviluppo di tessuto cicatriziale pelvico. Questo può causare blocchi nelle tube di Falloppio o danni alle ovaie.
Infezioni sessualmente trasmissibili come la gonorrea e la clamidia possono essere distruttive per le tube di Falloppio come possono esserlo operazioni pelviche, tra cui:
- appendicectomie
- rimozione di cisti ovariche o masse
- rimozione di masse uterine.
La chirurgia ovarica può portare alla distruzione delle uova all’interno delle ovaie. Anche se non è sempre il caso, effettuare un controllo presso un endocrinologo riproduttivo può togliere ogni dubbio.
5. Se un uomo ha un basso numero di spermatozoi (< 10 milioni per ml) o una scarsa motilità degli spermatozoi (<40%) o morfologia (<4%)
Un problema nel partner maschile è coinvolto in circa il 40% delle coppie che soffrono di infertilità. Le complicanze maggiormente riscontrate sono:
- la diminuzione della funzione sessuale e subottimale
- la scarsa concentrazione di spermatozoi
- la scarsa motilità degli spermatozoi e/o la morfologia.
Prima che il ginecologo dia inizio all’uso degli agenti di induzione o delle inseminazioni di ovulazione, un’analisi dello sperma dovrebbe essere effettuata in un laboratorio di andrologia. Nel caso in cui venisse rilevato un problema, l’uomo dovrà entrare in contatto con un urologo, preferibilmente uno specializzato nell’infertilità.