Un gruppo di medici ha pubblicato una ricerca negli Archive of General Psychiatry una ricerca dal titolo “Bright light treatment in elderly patient with major depressive disorder“, in cui propone una terapia della luce per i pazienti (nel caso della sua ricerca pazienti anziani) affetti da depressione.
Siamo tutti bene o male consapevoli degli effetti che l’esposizione può avere sul nostro umore, ma le basi della terapia della luce per la depressione sono scientifiche ed hanno a che fare, oltre che con la nostra psicologia, anche con la nostra biologia.
I cicli circadiani
Il ciclo circadiano è un termine tecnico che definisce l’alternarsi del giorno e della notte. All’interno del nostro organismo, il ciclo circadiano indica l’alternarsi del sonno e della veglia ma anche il ciclo al quale sono sottoposti tutti i nostri eventi fisiologici.
Alcune ricerche condotte nelle profondità delle caverne e in cui i ricercatori hanno trascorso mesi e mesi privi di orologi, hanno dimostrato che il nostro ciclo circadiano fisiologico è simile a quello “cosmico” ovvero quello compiuto dal sole.
Sia che siamo in superficie su una spiaggia d’estate con l’orologio al polso, sia che siamo rinchiusi in un bunker senza avere idea di che ore sono, dopo circa 4 o 5 ore da quando siamo svegli inizieremo ad avere fame, e dopo circa 16 avremo sonno.
Cicli circadiani e depressione
Ma cosa c’entra questo con la depressione?
Partiamo da lontano. Perché alcune persone riescono ad iniziare la giornata con energia ed altre hanno bisogno di ore prima di essere completamente svegli?
Se è vero che il nostro “orologio interno e biologico” somiglia molto a quello cosmico (del sole), è anche vero che non sono del tutto identici. Il sole inizia un nuovo giorno in 24 ore precise, ma il nostro organismo potrebbe aver bisogno di, per esempio, 24 ore e mezza. Questo disallineamento tra orologio biologico e cosmico – come li abbiamo chiamati – è ciò che ci porta a non sentirci in forma la mattina.
Su questo aspetto si può intervenire, ovvero si può cercare di riallineare i due orologi Come? Con l’esposizione al sole, o alla luce!
Iniziamo quindi già a capire come la terapia della luce abbia basi scientifiche e biologiche per essere considerata efficace contro la depressione. Il disallineamenti del nostro orologio biologico con quello del sole aggrava gli stati depressivi. Non a caso, in linea con quanto abbiamo detto sopra, il momento della giornata peggiore per chi soffre di depressione è proprio la mattina.
La produzione di ormoni
L’alternarsi del giorno e della notte, e quindi la nostra esposizione alla luce, influisce anche sulla produzione di ormoni, alcuni dei quali vanno ad agire sull’umore. I più importanti da questo punto di vista sono la melatonina e il cortisolo.
Il cortisolo è il cosiddetto ormone dello stress: è quello che ci aiuta a reagire in situazioni di pericolo, ma che, quando ne aumenta il livello senza che vi sia una relazione con uno stato di effettivo pericolo, ci porta a condizioni di stress anche croniche.
La melatonina può essere considerata l’antagonista del cortisolo: è infatti l’ormone del sonno; oltre ad aiutarci ad addormentarci (di sera i livelli di melatonina sono più alti e noi abbiamo sonno), la melatonina è anche un ormone che rilassa il nostro corpo e la nostra mente.
Se la produzione di questi due ormoni così importanti per il nostro umore è influenzata dall’esposizione alla luce, allora una terapia della luce può essere efficace per riequilibrare i livelli di questi due ormoni e trattare gli stati depressivi.
Terapia della luce: in cosa consiste
Il trattamento proposto nello studio che abbiamo nominato sopra consiste nell’esposizione dei pazienti a delle lampade molto potenti che simulano l’intensità della luce del sole. Le sedute durano circa 30 minuti e vengono effettuate in cicli di 6 giorni.
Lo studio ha misurato i miglioramenti dei pazienti, rispetto a quelli di un gruppo di controllo (ovvero pazienti con depressione non trattati con terapia di controllo) attraverso la scala di Hamilton, una scala per misurare gli stati depressivi. Lo studio ha dato esito positivo: lo stato dei pazienti è migliorato e il miglioramento è addirittura paragonabile a quello che si ottiene con l’utilizzo di antidepressivi.
La terapia della luce per depressione: è efficace
Lo studio che abbiamo tenuto come punto di riferimento nel corso di questo articolo sembra aver dimostrato che la terapia della luce per la depressione è efficace.
Questo studio non è affatto il primo caso in cui la fototerapia viene usata per trattare i pazienti con depressione: è un trattamento che si usa da tempo anche per curare il disordine affettivo stagionale, ovvero uno stato depressivo collegato alle stagioni (in inverno, quando si è meno esposti alla luce del sole, alcune persone sviluppano stati depressivi).
Conclusioni
La terapia della luce non sostituisce la tradizionale terapia farmacologica per la depressione ma la affianca. Può essere però un ottimo strumento per quei pazienti che rifiutano i farmaci.